lunedì 27 febbraio 2012

"La prima frase di un libro è come il primo sguardo tra due persone che non si conoscono."
N. Barreau, Gli Ingredienti Segreti dell'Amore
Dopo una vigilia di compleanno passata a cantare al karaoke, un cocktail verde acqua, una Giratempo tutta per me, un centinaio di auguri in tutte le forme, post su FB, SMS, telefonate, abbracci e urli nelle orecchie, dopo un pezzo di torta di Sweety, posso eleggere questo compleanno a Terzo-Compleanno-Più-Divertente-Della-Mia-Vita, e se si considera che gli altri due in top three sono quello dei sei anni, e quello dei tredici anni, si capisce che il divertimento era seduto al tavolo con noi, a cantare Ma il cielo è sempre più Blu.

sabato 25 febbraio 2012

"E' un problema con le storie. Da dove le prendono gli autori? Sonnecchiano dentro di loro e un evento particolare le fa affiorare in superficie? Sono sospese in aria e loro le afferrano? Seguono il corso della vita di persone reali?
Cosa è vero e cosa è inventato? E' l'immaginazione che influenza la realtà o è la realtà che influenza l'immaginazione?"
N. Barreau, Gli Ingredienti Segreti dell'Amore

venerdì 24 febbraio 2012

"Io, per esempio, colleziono pensieri. Una delle pareti di camera mia è tappezzata di foglietti colorati pieni di pensieri fugaci, che ho fissato proprio perché non andassero perduti.
Pensieri su conversazioni captate per caso al ristorante, su rituali e sui motivi per cui sono tanto importanti, pensieri su baci scambiati al parco di notte, sul cuore e sulle stanze d'albergo, sulle mani, le sedie da giardino, le fotografie, sui segreti e su quando vengono svelati, sulla luce tra le foglie degli alberi e sul tempo quando si ferma.
Le mie brevi annotazioni sono appuntate alla carta da parati come farfalle tropicali, attimi catturati, che non hanno altro scopo se non quello di starmi vicino, e quando apro la portafinestra e un soffio d'aria entra nella stanza fremono leggermente, quasi potessero volare via."
N. Barreu, Gli Ingredienti Segreti dell'Amore

The Snow Child

Be', che dire. Uno dei più bei libri che si possano scrivere. Un libro che è una favola senza magia, che parla di fate senza nominarle, che parla di una comunissima coppia di genitori mancati che trovano rifugio nell'Alaska inesplorata del 1920. Magia che viene sussurrata, pensata, immaginata, ma mai espressa ad alta voce. La Magia che si può trovare solo in romanzi come questo.
Inutile dire che aspetto con ansia le prossime pubblicazioni di Eowyn Ivey.

giovedì 23 febbraio 2012

Fino al giorno prima che cominciassi "La bambina di neve" le temperature erano attorno allo zero: freddo e gelo che non ti scaldi manco col piumone. Appena aperto il libro i canonici venti gradi che non abbandonano quasi mai Roma tornano in tutto il loro splendore, rovinandomi l'atmosfera del libro... Qua si dice addirittura che domenica potrebbe arrivare la primavera. I Maya ce la stanno proprio a tira'.

lunedì 20 febbraio 2012

Cose da fare durante una giornata uggiosa:

Iniziare la settimana con nuvoloni grigi e il primo esame di magistrale.
A pranzo una carbonara, alla faccia della Fiesta o di Andrew Howe e del suo Kinder Bueno.
[Anche se come dolcino ora una Kinder Delice non ci starebbe male.]
Guardare Real Time fino a stancarsi.
Continuare a leggere La Bambina di Neve finché non mi si incrociano gli occhi.
Pausa tè. [Rigorosamente inglese, preso da Whittard.]
Guardare una puntata di Desperate Hosuewives. [Ho scritto una, ma so già che saranno duecento.]
Mangiare cibo spazzatura per cena con sorella.
Appuntamento alle 21,00 con il letto, per dormire tutte le ore perse per colpa dell'ansia durante la settimana.
E intanto fuori piove.

mercoledì 15 febbraio 2012

Non capisco perché la gente debba scrivere del mondo reale, quando ci vive. La magia è tanto bella, perché parlare solo di cose che esistono? Se si scrivesse di cose che non esistono, si renderebbero reali almeno per brevi momenti. E si fuggirebbe da questo stupido mondo in cui la fantasia è relegata all'infanzia soltanto.

martedì 14 febbraio 2012

Day Thirty

UN LIBRO CHE TI HA COMMOSSO: "P.S. I love you", di Cecelia Ahern. Leggere per credere.

lunedì 13 febbraio 2012

Day Twentynine

UN LIBRO CHE DEVI ANCORA LEGGERE: Uno solo?! Ne ho almeno una cinquantina sullo scaffale in attesa di lettura! La verità è che ho troppi libri e troppo poco tempo. Anyway: "Gli occhi gialli dei coccodrilli", di Katherine Pancol.

domenica 12 febbraio 2012

Day Twentyeight

UN LIBRO CHE FARAI LEGGERE AI TUOI FIGLI: "Stardust" di Neil Gaiman. Una fiaba adatta ad ogni tipo di pubblico, grande o piccolo. Un libro che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. I ragazzi per imparare a sognare. Gli adulti per ricordare come farlo.

sabato 11 febbraio 2012

Day Twentyseven

IL LIBRO CHE VORRESTI AVER SCRITTO: "Il bosco delle storie perdute" di Eileen Favorite. Un libro meraviglioso che racchiude tutte le storie che amo in una sola.

venerdì 10 febbraio 2012

Day Twentysix

UN LIBRO CHE CONOSCI DA SEMPRE: "Peter Pan", J. M. Barrie. Da quando so leggere, non ho più smesso di leggerlo.

giovedì 9 febbraio 2012

Day Twentyfive

IL CLASSICO PER L'INFANZIA CHE PREFERISCI: Sicuramente senza ombra di dubbio alcuno, "Il cavallino bianco", di Elizabeth Goudge. E' il libro che ci servirebbe in giornate nevose come queste.

mercoledì 8 febbraio 2012

Day Twentyfour

IL LIBRO CHE TI FA FUGGIRE DAL MONDO: In generale tutti i libri di Sarah Addison Allen, in particolare quel dolcissimo rossissimo freddissimo "Giorni di zucchero fragole e neve".

martedì 7 febbraio 2012

Day Twentythree

IL COLPO DI SCENA PIU' SORPRENDENTE: Se volete sorprese, leggete Brunonia Barry. Ma se volete una sorpresa che vi fa perdere un battito, leggete "La lettrice bugiarda". Lo consiglio a chiunque mi ascolti, da quando l'ho letto, tre anni fa.

lunedì 6 febbraio 2012

Day Twentytwo

UN LIBRO CHE HAI LETTO DA PICCOLA: Questo libro l'ho straletto, riletto e distrutto da piccola! E' stato uno dei primi che mi hanno regalato e che mi hanno fatto diventare la bibliofila che sono.
"Il diario di Anna Frank"

domenica 5 febbraio 2012

Day Twentyone

IL TUO CLASSICO PREFERITO: E che posso dire? Col rischio di cadere nella banalità, il mio classico preferito è di Miss Jane Austen, "Orgoglio e pregiudizio". Continuando con le ovvietà, se la batte quasi a parimerito con "Cime tempestose" comunque, eh.

sabato 4 febbraio 2012

Day Twenty

UN LIBRO CHE TI RENDE FELICE: Diciamo che questo libro è un po' triste, ma anche un po' consolatorio, di quelli che quando li leggi, rimani con una soddisfazione dentro, una sensazione di benessere, che pure se hai versato qualche lacrima, pensi che in fondo ne è valsa la pena. Il libro che quando penso a lui mi rende felice è "Giorni di zucchero fragole e neve", di S. A. Allen.

venerdì 3 febbraio 2012

Day Nineteen

UN LIBRO IL CUI FILM TI HA DELUSO: Tutti i film tratti dai libri mi deludono! Non ce n'è uno manco a pagarlo oro che sia ben fatto e strafedele a quello di cui ti innamori sfogliando le pagine! O forse uno c'è... ma uno solo, eh! Diciamo che l'unico film tratto da un libro che non mi ha deluso è stato "I love shopping", tratto dalla serie di Sophie Kinsella. Ora, è un secolo che non rileggo tutti i libri, e quando ho guardato il film, sì, sono rimasta entusiasta, anche se notavo che mancavano certi dettagli, però, tutto sommato, è stato rispettato lo spirito del romanzo. Però ho in mente di rileggerlo, e anche se poi tornerò qui, e sicuramente scriverò che no, nemmeno "I love shopping" è un film degno del libro, mi ricordo che uscita dal cinema ero così contenta che almeno un regista avesse tenuto conto di quello strano mattoncino cartaceo pieno di pagine scritte fitte fitte.

giovedì 2 febbraio 2012

Day Eighteen

IL PRIMO LIBRO CHE HAI LETTO: Questa è facile! "Pollyanna", E. H. Porter
E da lì, sono rimasta folgorata dalle gocce di cristallo che, appese alle tende, creavano miriadi di arcobaleni nella stanza. Io per ora, di gocce di cristallo, ne ho solo tre, appese sopra la scrivania, ma un giorno anch'io avrò un bastone della tenda pieno zeppo di prismi colorati!

mercoledì 1 febbraio 2012

Day Seventeen

IL PERSONAGGIO CON CUI TI VORRESTI SCAMBIARE DI POSTO PER UN GIORNO: Bella domanda. Ho milioni di storie favorite, ma non riesco a deciderne nemmeno uno. Ché io, alla fine, nei miei panni sto bene. Quindi anche da piccola, quando facevi quegli stupidi temi alle elementari, "Chi vorresti essere se per un giorno potresti non essere te stesso?". Ma perché diavolo non dovrei essere me stessa? Con me sto bene, quindi, come rispondevo da marmocchia, "si sa quel che si lascia, ma non quel che si trova".
Però, visto che si fa per giocare, tanto per cambiare sarebbe bello essere uno dei personaggi di Neil Gaiman. Uno qualsiasi, tanto per avere l'occasione di fare una gita nel suo mondo.

Addendum: Buon compleanno al blog! Lui oggi compie un anno, io invece sto a letto con la febbre, e non ho nemmeno festeggiato il centesimo post, che era quello precedente, perciò evviva il centunesimo!