Questo nuovo anno è iniziato un po' fiacco, parlando di libri. Tutto per colpa delle mie fisse di leggere storie a tema: ad Halloween leggere storie di fantasmi, a Natale idem. Il punto è che quest'anno non mi sono fermata al Natale (che tra parentesi, è stata la lettura più bella nell'ultimo mese), no, mi sono portata avanti anche con letture a tema Capodanno! Solo che una volta passata la fatidica data, la storia perde un po' il sapore. E' questo il rischio con libri del genere: se li cominci, devi importi di riuscire a finirli entro la data stabilita, senza portarli oltre.
Be', io questa "Notte dei desideri" me la sono trascinata dal 30 dicembre al 3 gennaio, roba che se uno avesse avuto il tempo, si sarebbe finito in qualche ora, questo libro. Ma chi ce l'ha il tempo in prossimità del Veglione o i giorni seguenti, in cui di solito si è impegnati a riprendersi? Io di certo no, e quindi non posso lamentarmi di aver trascinato questo libro troppo più in là di quanto doveva finire.
In sostanza? Mh.
Michael Ende non mi fa impazzire, ecco. Ho provato a leggerlo con "La Storia Infinita", che è mortalmente noioso e davvero infinito, e ho voluto dargli un'altra possibilità con questo racconto per bambini. A parte lo stile che è arzigogolato e pieno di vocaboli inventati, tutto sommato molto simpatico, la storia langue. Questo Grog di Magog ci si impiega troppo a farlo, e quei due poveri animaletti -dai nomi orrendi, aggiungerei: chi è che chiama un corvo Jacopo e un gatto Maurizio in una storia per bambini?- da soli non ce la fanno, anche se devo ammettere che i loro dialoghi sono molto divertenti, soprattutto grazie al corvaccio, eletto personaggio preferito del racconto.
E quindi vabbè, ho perso troppi giorni a leggerlo, ma l'ho finito, e non credo lo riaprirò. Credo che darò l'ultima possibilità a Ende con "La scuola di magia", se mai lo comprerò, ma poi basta eh.
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