Che dire? Finalmente un giallo che mi ha appassionato. E io che credevo che fossi incapace di apprezzare i misteri, senza scovare indizi, senza essere coinvolta dalla trama. E invece! Forse è solo che non riesco ad apprezzare Agatha Christie, ma Arthur Conan Doyle, lo apprezzo, quello sì.
E pure i racconti di questa antologia, scritti da vari autori seguaci dell'opera dello scrittore inglese. Ognuno di loro ha inserito nella storia un tocco personale evidente, ma ognuno di loro ha rispettato pienamente lo stile Holmes, avvincendo il lettore dalla prima all'ultima pagina del racconto.
La particolarità del libro è che, ovviamente, i racconti sono ambientati nel periodo natalizio, elemento carente nelle vere storie dello scrittore. E' raro infatti, vedere Sherlock Holmes in azione a Natale, eccetto che ne "L'avventura del carbonchio azzurro", e quindi è piacevole vedere il celebre cinico detective destreggiarsi con il sentimentalismo e l'ipocrisia che nutrono questo periodo dell'anno.
Certamente alcuni racconti sono stati migliori di altri, ma i miei preferiti rimangono due: "Uno scandalo in inverno", di Gillian Linscott; "L'avventura del cane ventriloquo", di Jon L. Breen.
Vorrei dirvi miliardi di cose riguardo queste due storie, ma il bello dei gialli è che non si deve mai scoprire nulla fino alla fine, e per evitare di anticipare dettagli importanti, sarà meglio tacere!
Vi dico però, che il libro merita, e quale occasione migliore per leggere del detective più famoso del mondo, che questo Natale?
Inoltre, in questo periodo di magra economica, è un modo per sostenere le piccole case editrici italiane indipendenti, come la Gargoyle, che è ancora poco conosciuta, ma su una strada molto luminosa, secondo me, in contrasto col genere di lavori che pubblica ;)
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