martedì 31 luglio 2012

Charlotte Street

Appello al mondo letterario: vi prego, tirate fuori una buona storia che valga la pena di essere non solo letta, ma acquistata a prezzo pieno! Smascheriamo queste finte perle che ci fanno pagare prezzi esorbitanti per poi rimanere in mano con un pugno di... niente!
Proprio di niente parla l'ultimo romanzo che ho letto.
Innanzi tutto: cosa dà diritto all'autore di rivolgersi a me come se fossi il suo diario? Mentre leggevo, mi ritrovavo a chiedermi: mi ha forse preso per un confidente? Pronomi personali io-tu usati fino allo sfinimento, che, per fortuna, tracciano un varco invalicabile tra te, lettore e lui, protagonista.
Diario segreto quindi, inframmezzato da una decina, o forse più, di pagine del blog della ragazza in questione: un blog PATETICO, da cui è evidente che il romanzo è stato scritto da un maschio. Dubito perfino che esistano ancora ragazze che scrivano al loro diario -appunto- in modo così patetico -perdonate la ripetizione, ma proprio non c'è altro concetto che lo rende meglio-, figuriamoci se lo farebbero su una piattaforma pubblica, spiattellando la loro patetica esperienza al mondo intero, in world wide web.
Questa ragazza viene cercata, idealizzata, e idolatrata in lungo e in largo, per tutta la durata delle quattrocentoventisette pagine, senza un nome, una referenza che conduca a lei, senza alcun dettaglio concreto che dimostri la sua esistenza, e quando si arriva alla fine si scopre che si chiama Shona??? Ma che razza di nome è?? Sei uno scrittore, cavolo! Non riesci ad inventarti un nome più d'impatto per ripagare il lettore di questo assurdo romanzo picaresco, alla volta di immaginari mulini a vento?
Questo sfogo brutalmente sincero, solo per dire che vorrei tanto che i trafiletti di copertina diventassero di colpo veritieri come quello che ho scritto qui. Non è che i libri costino poco, quindi un pizzico di onestà in più dalle case editrici, sarebbe gradito.

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