giovedì 31 maggio 2012

Firmino

Ho bisogno di inveire contro questo libro. 
Ho aspettato tantissimi anni prima di leggerlo. Una volta una zia me ne aveva parlato, e anche se ero appena dodicenne, sono rimasta affascinata da questo topolino che viveva in una libreria e si nutriva di letteratura. Così, un mesetto fa mi ricordo della mia antica voglia di leggere questa storia, e me lo procuro. 
Be', nessunissima traccia di un topolino. Semmai un ratto "abusivo, girovago, parassita, saccente, guardone, roditore di libri, sognatore, ridicolo, mentitore, parolaio, pervertito" (questa la definizione che gli dà il suo stesso creatore, razza di uomo, Sam Savage, che io mi domando, cosa avesse di sbagliato nel cervello prima di cominciare a scrivere questo libro), assolutamente inutile, dannoso, maschilista e idiota, che finge di essere un uomo, o peggio, sogna di essere Fred Astaire solo per poter guardare Ginger Rogers spogliarsi e ballare... (questo l'ho aggiunto io).
Mi domando anche dove diavolo l'abbia visto il "caso letterario" la critica, perché io qui ci vedo più che altro un caso da psicosi: Sam, trovati un dottore, ma bravo, e comincia a scrivere un diario tutte le sere, anziché libri, che per i diari son portati tutti, per la letteratura, no. 
179 pagine di agonia, che mi sono durate non so più nemmeno io per quanti giorni, ho perso il conto dopo le prime venti pagine. Boicottate questo libro per maschi che si traveste da "la voce di tutti quelli che considerano la lettura e la fantasia il cibo più prezioso per l'anima": questo stupido topo, ha talmente poco rispetto per il mondo umano su cui fantastica che i libri non li legge, se li mangia

giovedì 24 maggio 2012

Ho letto un libro talmente inutile che non ne esiste traccia nemmeno su anobii.

domenica 13 maggio 2012

Trix e l'approccio al mondo dei supereroi

Il primo esito positivo c'è stato con la visione di "The Avengers", film guardato senza nessuna consapevolezza dei personaggi, trascorso con lei che importunava continuamente il suo fidanzato e la sua amica, tutto questo nella buia platea di un cinema sperduto nella campagna romana. Roba che non sapeva chi fosse effettivamente Iron Man (ora lo sa), come e perché Hulk fosse diventato Hulk (ora sa anche questo), o perché Capitan America fosse così importante per tutti (questo non l'ha ancora capito).
Dopo aver sviluppato un interesse ossessivamente entusiastico per Tony Stark ed essersi procurata (e guardata) in tempi lampo i film che lo riguardano, si sta or ora approcciando a "X-Man", che però credeva essere un'unica persona, un supereroe tipo Iron Man, ma che ora, grazie alla saggezza di sua sorella, ha capito essere solo un modo per raggruppare i cosiddetti "mutanti".
Per ora ha conosciuto solo Magneto (da lei soprannominato Calamita), Tempesta (per cui non ha trovato un soprannome, in effetti perché l'ha vista soltanto in un paio di scene qua e là), Ciclope (anche detto Robocop) e Wolverine (che non vi dice cosa pensava che fosse, altrimenti potrebbe trovare paladini della Marvel a questa sua porta virtuale armati di torce e forconi).
Prosegue il magico viaggio di Trix nel mondo dei supereroi con l'incontro di una creatura blu, che ricorda vagamente Avatar: avrà sbagliato film? Ah, no, pare si chiami Mystica...
Ah, quasi dimenticavo: a un certo punto Trix si è trovata di fronte un tizio in carne e ossa che somigliava in tutto e per tutto al Blò Blò di Trilli, ma che si è rivelato essere una specie di salamandra con una lingua plurimetrica.
Con questa avvincente battuta termina l'avventura di Trix nella conoscenza del mondo dei supereroi, perché si è addormentata mentre scriveva il post (tutto questo è avvenuto ieri sera, ndA).

Conclusioni? I supereroi non fanno per me, eccezion fatta per quelli incredibilmente fichissimi (leggi: Iron Man) e per quelli diretti da Tim Burton (leggi: Batman).

giovedì 10 maggio 2012

To Work or not to Work

Dubbi amletici persistono nel tormentare la giovane me, chiusa dentro l'Isolachenoncè che si rifiuta di aprire le porte e buttarsi nel mondo.
Una persona ragionevole, all'età di 23 anni, laureata, che guadagna (perde) tempo con una specialistica che sapeva di odiare già il primo giorno di triennale, che progetta nuvolette rosa in compagnia di una Dolce Metà assolutamente fantastica, dovrebbe anche pensare a trovarsi un lavoro, giusto?
Sbagliato!
E dire che questo è un periodo in cui vedo ovunque inviti a lavorare con noi, pubblicità su internet, suggerimenti da amici di amici che "serve qualcuno in questo posto, mi dai il curriculum?".
Ora, sapendo ciò che sappiamo sui tempi che corrono, senza stare a ripetere che siamo in crisi, che l'Italia è blablabla, una persona ragionevole, all'età di 23 anni ecceteraeccetera, correrebbe verso queste opportunità che sembrano cadere a cecio, come si sul dire. Giusto?
Sbagliato di nuovo!
Se avete suggerimenti per svegliare una Belladdormentata dal sogno eterno, o per convincere Peterpan a smettere finalmente di volare, bussate un colpo, annotatelo su un post it, lasciate un commento. Insomma, fate voi. Io sono troppo impegnata a dirmi di essere troppo impegnata per muovere un solo passo verso una qualsiasi direzione.

martedì 8 maggio 2012

Odio Madeleine Wickham e tutto ciò che scriveva prima di diventare Sophie Kinsella.
Ma io dico, ci sarà un motivo se sei diventata famosa con le avventure di Becky Bloomwood, no?
Lascia tutti i pre-scritti nel famoso cassetto, dove è giusto che siano.

mercoledì 2 maggio 2012

Le ho mai raccontato del vento del Nord

A costo di essere ripetitiva... Leggete anche questo libro!
Romantici (e non) di tutto il mondo, compratelo, fatevelo prestare, rubatelo, ma leggetelo, e assaggiate un soffio fresco d'amore in un'era cinica e cibernetica come la nostra!

martedì 1 maggio 2012

The rain before it falls

Leggetelo, leggete questo meraviglioso libro, questa fantastica storia che ti prende dalle primissime righe e che ti trascina letteralmente in un vorticoso tunnel fatto di fotografie, ricordi, rimpianti, errori, scelte, speranze, desideri, di passato