domenica 30 ottobre 2011

Shiver

Non mi era mai capitato di sentire un brivido lungo la schiena nel leggere l'ultima pagina di un romanzo.
Per quanti buoni libri io abbia letto, e alcuni meritavano una bella schiera di brividi, tanti quanti sono stati i libri terribili che avrebbero meritato più un brivido d'orrore, mai niente può essere paragonato a questo e a quello che questa meravigliosa scrittrice provoca in me quando la storia finisce e non ci sono più pagine da sfogliare.
Forse, la Barry, con il finale de "La Lettrice Bugiarda", potrebbe essere paragonato vagamente a " Una Lontana Follia". Nel senso che finito di leggere Brunonia Barry e il suo esordio, ho tirato un sospiro di stupore nel leggere le ultime righe, restando totalmente incredula e allibita, e avendo l'impulso di ricominciare subito il libro da capo, per notare gli indizi tralasciati durante la lettura, troppo presa dalla trama.
Ma quelle sensazioni di cui si parla, il modo di dire "è passato uno spirito", è questo il brivido. Non era suggestione, ma proprio il finale della storia, così sublime che non puoi provare proprio nient'altro.
Be', questa Kate Morton si sta proprio lasciando amare alla follia, e non so se questo sia un bene o un male. Di sicuro in questo momento un pò male è, considerato che ha pubblicato ben quattro libri dal 2007 o giù di lì, e al momento ne sono disponibili solo due.
Aspettare mi sembra l'unica soluzione possibile. Anche se io non sono una persona paziente, tutt'altro, e quindi sarà una tortura.

giovedì 20 ottobre 2011

E la chiamano volgarmente "Bookshelf"

Prima adoravo Neil Gaiman. Oh sì, lo amavo tantissimo. L'ho scoperto con Stardust a 18 anni -sì, lo ammetto, un pò tardi, dato che principalmente lui scrive letteratura per ragazzi-, dopodiché ho iniziato a leggerlo e ad apprezzarlo in ogni sua opera. Oh sì, anche dopo Coraline l'ho amato. In fondo, anche se il cartone mi aveva un tantino spaventato, leggendo il libro ho fatto pace con la storia e sono andata avanti nel mio amore. 
Quando qualche riga fa ho scritto "Prima...", intendevo un "prima" molto recente. Infatti, gironzolando su Tumblr vedo la foto di una libreria inimmaginabile. Clicco sulla fonte, e scopro che la foto cattura la casa di Neil Gaiman, e che la suddetta libreria non finisce in quella foto. Oh no, perché in una sola foto non c'entrerebbe. Quindi sul sito hanno pensato bene di pubblicare tutto il book fotografico, per permettere a noi lettori squattrinati, senza la notorietà degli scrittori che si ostinano ad ostentare le loro librerie favolose in questo modo, di mangiarci anche le ossa dei gomiti. Uno già di per sé non arriva al gomito, mentre vi assicuro che stavolta, sono riuscita a ridurre in poltiglia anche l'osso.
Insomma, ecco la foto incriminante, quella che ha scatenato tutto. C'è anche il link originale, nel caso qualche sadico lettore masochista voglia guardare anche il resto, ma poi resistete dall'impulso di gettarvi dal balcone per favore, già io sto facendo molta fatica a restare calma e seduta sulla mia sedia.

Comunque, ora lo odio, se per caso non fosse chiaro. Quella non è una "libreria". E' una casa fatta con pareti di libri, ed io sono invidiosa, ecco.

martedì 4 ottobre 2011

The Little Women Letters

Sarà periodo di grandi letture? Si potrebbe anche credere, visto che nel giro di poco più che una settimana, non uno, ma ben DUE, sono stati i libri che mi hanno colpito!
Certo che non rinnego quello che ho scritto e pensato e sospirato sulla storia di Kate Morton, ma posso dire che finalmente ci voleva qualcuno del nostro secolo che ricordasse, ammirasse, amasse e recuperasse dai vecchi bauli in soffitta Louisa May Alcott. Sarà anche il fascino delle scrittrici Donnelly? Può essere tutto quello che ho detto, e molto altro, il punto è che questo romanzo è divertente, con tante di quelle battute guizzanti che si legge con un sorriso che spunta quando meno te ne accorgi. E' romantico, ma non zuccheroso. E' avventuroso a modo suo, in fondo ci vuole coraggio ad imbarcarsi davvero nell'avventura della Vita. E' il perfetto omaggio -e sequel- al capolavoro creato da una delle scrittrici americane che amo di più, con la quale sono cresciuta, e che, grazie alla penna di questa storia, ho ritrovato nel nostro mondo moderno, che spesso la dimentica.