lunedì 30 maggio 2011

Joy for Beginners

Le cose si attaccavano a Caroline: i suoi polsini restavano catturati dai pomelli delle porte, il suo cappotto dalla portiera di un'auto, la lana del suo maglione irlandese impigliata su un chiodo ramingo che nessuno ricordava di avere mai visto spuntare dal muro.

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Ma ben presto si rese conto di vantare un'affinità con i libri più vecchi e i loro tenui profumi di cene passate e paesi stranieri, le macchie di tè e cioccolato che coloravano le frasi.

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"Sono libri. Non è colpa loro: non hanno fatto niente di male a nessuno, meritano una casa".

"La casa dei destini intrecciati"
E. Bauermeister


mercoledì 25 maggio 2011

The Summer Kitchen

Odio i romanzetti rosa. E li odio soprattutto quando li mascherano da romanzi che hanno incantato il lettore medio, ed hanno avuto successo con il solo passaparola della gente. Li odio, sì, li detesto. Metteteli nel reparto degli stupidi odiosi romanzetti per donnette, non tra il reparto novità, o reparto successi della settimana. Che me lo devi dire a chi cavolo è piaciuto 'sto libro. Colui che ha iniziato il passaparola, lo vorrei proprio vedere. Libri che meritano il passaparola sono quelli della Barry, oppure "L'ultima riga delle favole", o "Il profumo delle foglie di limone", non "La bottega dei desideri". Che poi sto vizio di cambià i titoli ai libri, dico io...

martedì 24 maggio 2011

The Pale Horse

Non capisco perché mi ostino a leggere i romanzi di Agatha Christie, tanto so che poi non mi entusiasmano!
Per quanto fini che siano, ci metto sempre una vita a finirne uno, e magari, nel corso delle pagine, resto anche colpita. Per quanto io non sia tipo da giallo - non indovino mai, dico mai, l'assassino, mi faccio ingannare da tutti gli indizi fasulli che dissemina nella storia - devo ammettere che ha una certa maestria nello scrivere. Di certo è brava, almeno finché non arriviamo al punto di tensione massima della storia, che, inevitabilmente mi delude. Tutto è costruito a incastro per quel momento, che dovrebbe lasciare il lettore con un palmo di naso, e in genere è così, perché l'assassino non ce lo immaginiamo mai. Però il modo in cui lo smaschera! Così, di punto in bianco, butta lì il nome, spiegando il perché e il per come. A dire il vero, ho capito che non è che non mi piacciono i gialli, perché quelli Brandreth li trovo fantastici. Non mi piacciono i suoi gialli! Ma alla fine, chissà com'è, mi ritrovo sempre a leggerne uno, che sia sotto l'ombrellone d'estate, o durante una pausa dallo studio.

domenica 22 maggio 2011

It Was Just a Storm

Ho sempre pensato che camminare sotto la pioggia fosse fastidioso. Odio dover aprire l'ombrello, odio la pioggia che mi sorprende impreparata, odio quel grigiore che solo una giornata di pioggia può dare. Di solito, mi bardo tra stivali antipioggia, giacchetto a prova d'acqua e ombrello onnipresente in borsa.
Ebbene, stavolta la pioggia mi ha colta impreparata. A maggio, nonostante le previsioni del tempo, che mettevano un week end d'acquazzoni in tutta Roma e dintorni, quando ti svegli e senti caldo, vedi un sole spaccapietre senza nemmeno una nuvola in cielo, non ti immagini mica che il tempo possa cambiare così repentinamente. Poi, fa pure 36°, che vuoi che succeda? Bene, avevo comprato giusto ieri una nuova maglietta, estiva, come la giornata che pensavo fosse oggi. Mentre preparo la borsa tolgo l'ombrello senza nemmeno un attimo di esitazione. A che mi serve oggi? Occupa solo spazio, aggiunge peso. E sì, che devo pure fare una bella camminata, quindi caro il mio ombrellino, resti a casa, oggi vacanza. Così, scarpe di tela, pantaloni corti e canottiera, programmiamo una gita per Roma. Ieri, tra l'altro, si è tenuto il 69° concorso internazionale per nuove varietà di rose al Giardino delle Rose, quello davanti al Circo Massimo. Massì, andiamo a dare un'occhiata, se l'orto botanico non lo vedi in questo periodo non c'è gusto, maggio è il mese perfetto, e anche se fa caldo il sole non picchia, è proprio la giornata giusta. Non contenti della nostra temerarietà, ci fermiamo con l'autobus a piazza San Silvestro, per proseguire a piedi da lì. Ci facciamo una passeggiata, ci mescoliamo ai turisti, passiamo una domenica in modo diverso. Arrivati a piazza Venezia vediamo giusto qualche nuvoletta, scure e cariche di pioggia, eh, però erano poche. Proseguiamo? Proseguiamo. Cammin cammina, arriviamo in vista dell'orto botanico, che ormai il cielo è coperto fitto fitto. Eh, ma ormai siamo arrivati fin qui, continuiamo no? Diamo uno sguardo veloce e riscendiamo. Niente, varcata la cancellata il diluvio si abbatte su di noi. I gazebi pieni di gente, tutti assiepati uno sull'altro. Nemmeno un vucumprà che ti vende un ombrellino. E che facciamo? Aspettiamo che spiove? "Signorì, questo è un temporale, mica una pioggia passeggera! Qui piove solo pe peggiorà!", il solito vecchietto che ti capita in queste situazioni e che ha sempre un'opinione su tutto. Tant'è che aveva ragione, quindi dopo una ventina di minuti passati lì sotto, salutiamo e ci avviamo.
Bè, che dire? Ho rischiato di cadere tre volte, scivolando sui sampietrini, come solo le scarpe di tela ti permettono di fare. Ero talmente bagnata che la maglietta era diventata una seconda pelle. I capelli grondavano gocce d'acqua, manco li avessi lavati sotto la doccia. Però ho fatto tutto il tragitto ridendo come una pazza, per l'assurdità di quello che era capitato. Era solo un temporale, un tipico temporale estivo, che ti prende a ciel sereno, e si abbatte per meno di qualche oretta. Però è stato divertente. Uno non può mica arrivare preparato ad ogni evento della vita. Ogni tanto serve pure qualche imprevisto! E poi, poteva andare peggio. Peccato solo che il sole sia ri-uscito nel momento in cui ho messo piede dentro casa!

giovedì 19 maggio 2011

L'Ultima Riga delle Favole

"Quando un sogno ti resta incollato addosso per molto tempo significa che non è più un'illusione, ma un segnale che ti sta indicando la tua missione nella vita".
Anche quando fa paura? Anche quando te ne restano attaccati un fantastiliardo? In quel caso che si fa? Si cerca quello appiccicato meglio? Fai la prova come se staccassi una figurina? E se poi non si stacca ed è quello giusto, che si fa? Chi non risica non rosica, si sa, ma a parole è tutto bello. Sono i fatti che fanno la differenza.

"Poi lascia che il desiderio voli via.
Se lo carichi di troppe attese, 
mai di un'idea aggancerà la scia"
M. Gramellini

lunedì 9 maggio 2011

The Map of True Places

Mi ha fatto riscoprire Hawthorne, e da quando l'ho finito non vedo l'ora di leggere "La Casa dei Sette Abbaini". 
Le sue storie sono sempre ambientate a Salem, e questo mi piace un sacco, perché adoro il Massachussetts, e perché ci sono troppe poche storie su questo posto magico, o almeno, poche sono quelle scritte bene, e Brunonia Barry, è magistrale in questo. 
Perché paradossalmente, anche se i suoi libri sono ambientati lì, non c'è magia, se non quella vera, quella che quando leggi un libro come questo ti rimane appiccicata addosso, come una polverina (di stelle, magari!).
Insomma, leggetelo. Comprate questo libro, ma soprattutto, comprate quello che ha scritto ancora prima, se volete una storia che valga la pena leggere.
E se potete, passate sopra a questa mania tutta italiana di stravolgere le traduzioni, soprattutto quando in originale sono così belli.

martedì 3 maggio 2011

Here comes the Sun

Non è molto, ma un, anzi, due arcobaleni così qualche volta sono sufficienti a rischiarare la giornata. :)

lunedì 2 maggio 2011

Creamy Clouds

E mentre te ne vai al porto ti trovi tutte queste nuvole pannose, che sì, ci sono le nuvole, ma almeno uno spicchio di sole qua e là lo trovi, il primo Maggio. E poi le nuvole pannose ti mettono così di buon umore, e risaltano così bene sul cielo azzurro che trovi solo a Roma, che ignori quelle grigie e cariche di pioggia.