martedì 31 luglio 2012

Charlotte Street

Appello al mondo letterario: vi prego, tirate fuori una buona storia che valga la pena di essere non solo letta, ma acquistata a prezzo pieno! Smascheriamo queste finte perle che ci fanno pagare prezzi esorbitanti per poi rimanere in mano con un pugno di... niente!
Proprio di niente parla l'ultimo romanzo che ho letto.
Innanzi tutto: cosa dà diritto all'autore di rivolgersi a me come se fossi il suo diario? Mentre leggevo, mi ritrovavo a chiedermi: mi ha forse preso per un confidente? Pronomi personali io-tu usati fino allo sfinimento, che, per fortuna, tracciano un varco invalicabile tra te, lettore e lui, protagonista.
Diario segreto quindi, inframmezzato da una decina, o forse più, di pagine del blog della ragazza in questione: un blog PATETICO, da cui è evidente che il romanzo è stato scritto da un maschio. Dubito perfino che esistano ancora ragazze che scrivano al loro diario -appunto- in modo così patetico -perdonate la ripetizione, ma proprio non c'è altro concetto che lo rende meglio-, figuriamoci se lo farebbero su una piattaforma pubblica, spiattellando la loro patetica esperienza al mondo intero, in world wide web.
Questa ragazza viene cercata, idealizzata, e idolatrata in lungo e in largo, per tutta la durata delle quattrocentoventisette pagine, senza un nome, una referenza che conduca a lei, senza alcun dettaglio concreto che dimostri la sua esistenza, e quando si arriva alla fine si scopre che si chiama Shona??? Ma che razza di nome è?? Sei uno scrittore, cavolo! Non riesci ad inventarti un nome più d'impatto per ripagare il lettore di questo assurdo romanzo picaresco, alla volta di immaginari mulini a vento?
Questo sfogo brutalmente sincero, solo per dire che vorrei tanto che i trafiletti di copertina diventassero di colpo veritieri come quello che ho scritto qui. Non è che i libri costino poco, quindi un pizzico di onestà in più dalle case editrici, sarebbe gradito.

sabato 14 luglio 2012

The Great Gatsby

Ho sicuramente un problema con i classici della letteratura: non riesco ad apprezzarne sempre la scrittura, la storia è tremendamente noiosa in certi casi, e mi ritrovo a odiare il libro non appena lo poso.
In questo caso, Fitzgerald mi ha deluso, entusiasmato, mi ha fatto ricredere, ma solo per ciò che riguarda la trama (in effetti, mi ha fatto venire ancora più voglia di vedere l'adattamento cinematografico di Baz Luhrmann), e per certe citazioni memorabili scovate qua e là. Anyway, se siete curiosi...

"In his blue gardens 
men and girls came and went like moths among the whisperings and the champagne and the stars."

"So we beat on, boats against the current, borne black ceaselessly into the past."

martedì 10 luglio 2012

Racconti Immaginari

Scrivere una storia in 10 parole? Dai, che ci riuscite! Cliccate qui e mettetevi alla prova!

sabato 7 luglio 2012


Avere mille mila cose da fare, e trovare altre mille mila occupazioni per non farle.

sabato 30 giugno 2012

Il Bidone - o "The Sunday Philosophy Club"

Ho un bidone di latta in camera, con Titti disegnato sopra. Ci acciuffo dentro tutto ciò che prima o poi porterò in cantina o di cui mi voglio sbarazzare.
Da un anno, lo riempo solo di libri, dato il gran successo del book crossing organizzato da Fnac l'anno scorso a Roma, pensando di fare una selezione dei libri che posso anche dare via, dato lo spazio limitato (leggi: esaurito) che c'è nella mia libreria, e data la mole di pagine che compro a settimana. 
Prima mi sembrava un sacrilegio, un sacrificio necessario, appoggiare delicatamente questi libri sul fondo del bidone: sono pur sempre libri, non c'è ragione di trattarli male. Dopo un po', ho cominciato a prenderci gusto, e i libri venivano lanciati, tipo partita di basket. 
Ma l'apice di questo rito, c'è stato poco fa: come ho già detto, c'è Titti, sul mio bidone. E così, chiusa l'ultima pagina di questo stupido, inutile, balordo romanzo che osano chiamare "giallo" e che è stato recensito con le parole: "Miss Marple è resuscitata in Scozia", mi sono ritrovata a pensare: "Titti, divoralo, distruggilo, tiè, non lo voglio più vedere", e l'ho acciuffato sul fondo, incastrandolo tra parete e libri, spiegazzando pure un po' le pagine. Ecco.
Per inciso, questa mia prima (e ultima) esperienza con Alexander McCall Smith è stata atroce. Piuttosto che leggere le sue pagine, nel tempo libero, mi ritrovavo a leggere i noiosi testi universitari. 

giovedì 21 giugno 2012

Pan

Il libro più stancante che abbia mai letto. L'esperienza più vicina alla "Storia Infinita" che io abbia mai fatto. Un'immersione nel sacro e nel profano, nell'antico e nel moderno. Una storia col Botto. Leggete di questo Peter Pan alternativo, e assolutamente irresistibile.

sabato 9 giugno 2012

How to be a woman

E chi lo sa, come si diventa donne? Certo, sarebbe utile un manuale, una guida in questo impervio mondo femminile che ci si presenta distorto e alterato da ciò che è veramente fin dalla nascita. Chi di noi, è disposta ad ammettere almeno una delle cose che ammette Caitlin Moran nel suo moderno trattato sul femminismo? Chiunque sia arrivata alla fine delle più o meno 300 pagine di invettive, commenti, racconti, consigli. Sfido chiunque l'abbia letto a dire di non aver riso da sola ad alta voce durante la lettura di certi passaggi, di non essersi sentita un tantino in imbarazzo per certi temi affrontati, di non essersi ritrovata, alla fine del libro, con il suddetto stretto al petto, e giurandoci sopra -stile Bibbia- di amare e onorare Caitlin Moran, per sempre, e continuare a inneggiarla fino all'esalazione del nostro ultimo respiro!
Chi di voi non l'ha ancora letto, lo faccia alla svelta: finalmente una donna con le palle che parla come un maschio e dice la verità sui dolori del parto e su quelli della ceretta!

"Donne che vivono in un mondo parallelo immaginario, dove costruiscono infinite trame e scenari per eventi che non sono mai accaduti."

Addendum: leggetevi anche questa, se vi siete appassionate all'argomento!
Altro addendum: se per caso la traduttrice del libro si trovasse ad imbattersi in queste righe, ci tengo che sappia che ha azzeccato quasi solo il titolo, e che mi ha fatto digrignare i denti per ogni aggiunta, esplicitazione o generalizzazione inserita, e che li ho notati tutti questi pessimi espedienti, dato che mentre leggevo il libro mi preparavo per l'ennesimo esame di traduzione.

martedì 5 giugno 2012

La Libreria Immaginaria

...E se non ve l'avevo detto è solo perché aspettavo l'occasione giusta, anche se molti l'hanno capito già da un pezzo: sono anche qui, e questa è davvero l'occasione giusta per informare (e ringraziare) i miei lettori cibernetici :D
*me tanto commossa*

giovedì 31 maggio 2012

Firmino

Ho bisogno di inveire contro questo libro. 
Ho aspettato tantissimi anni prima di leggerlo. Una volta una zia me ne aveva parlato, e anche se ero appena dodicenne, sono rimasta affascinata da questo topolino che viveva in una libreria e si nutriva di letteratura. Così, un mesetto fa mi ricordo della mia antica voglia di leggere questa storia, e me lo procuro. 
Be', nessunissima traccia di un topolino. Semmai un ratto "abusivo, girovago, parassita, saccente, guardone, roditore di libri, sognatore, ridicolo, mentitore, parolaio, pervertito" (questa la definizione che gli dà il suo stesso creatore, razza di uomo, Sam Savage, che io mi domando, cosa avesse di sbagliato nel cervello prima di cominciare a scrivere questo libro), assolutamente inutile, dannoso, maschilista e idiota, che finge di essere un uomo, o peggio, sogna di essere Fred Astaire solo per poter guardare Ginger Rogers spogliarsi e ballare... (questo l'ho aggiunto io).
Mi domando anche dove diavolo l'abbia visto il "caso letterario" la critica, perché io qui ci vedo più che altro un caso da psicosi: Sam, trovati un dottore, ma bravo, e comincia a scrivere un diario tutte le sere, anziché libri, che per i diari son portati tutti, per la letteratura, no. 
179 pagine di agonia, che mi sono durate non so più nemmeno io per quanti giorni, ho perso il conto dopo le prime venti pagine. Boicottate questo libro per maschi che si traveste da "la voce di tutti quelli che considerano la lettura e la fantasia il cibo più prezioso per l'anima": questo stupido topo, ha talmente poco rispetto per il mondo umano su cui fantastica che i libri non li legge, se li mangia

giovedì 24 maggio 2012

Ho letto un libro talmente inutile che non ne esiste traccia nemmeno su anobii.

domenica 13 maggio 2012

Trix e l'approccio al mondo dei supereroi

Il primo esito positivo c'è stato con la visione di "The Avengers", film guardato senza nessuna consapevolezza dei personaggi, trascorso con lei che importunava continuamente il suo fidanzato e la sua amica, tutto questo nella buia platea di un cinema sperduto nella campagna romana. Roba che non sapeva chi fosse effettivamente Iron Man (ora lo sa), come e perché Hulk fosse diventato Hulk (ora sa anche questo), o perché Capitan America fosse così importante per tutti (questo non l'ha ancora capito).
Dopo aver sviluppato un interesse ossessivamente entusiastico per Tony Stark ed essersi procurata (e guardata) in tempi lampo i film che lo riguardano, si sta or ora approcciando a "X-Man", che però credeva essere un'unica persona, un supereroe tipo Iron Man, ma che ora, grazie alla saggezza di sua sorella, ha capito essere solo un modo per raggruppare i cosiddetti "mutanti".
Per ora ha conosciuto solo Magneto (da lei soprannominato Calamita), Tempesta (per cui non ha trovato un soprannome, in effetti perché l'ha vista soltanto in un paio di scene qua e là), Ciclope (anche detto Robocop) e Wolverine (che non vi dice cosa pensava che fosse, altrimenti potrebbe trovare paladini della Marvel a questa sua porta virtuale armati di torce e forconi).
Prosegue il magico viaggio di Trix nel mondo dei supereroi con l'incontro di una creatura blu, che ricorda vagamente Avatar: avrà sbagliato film? Ah, no, pare si chiami Mystica...
Ah, quasi dimenticavo: a un certo punto Trix si è trovata di fronte un tizio in carne e ossa che somigliava in tutto e per tutto al Blò Blò di Trilli, ma che si è rivelato essere una specie di salamandra con una lingua plurimetrica.
Con questa avvincente battuta termina l'avventura di Trix nella conoscenza del mondo dei supereroi, perché si è addormentata mentre scriveva il post (tutto questo è avvenuto ieri sera, ndA).

Conclusioni? I supereroi non fanno per me, eccezion fatta per quelli incredibilmente fichissimi (leggi: Iron Man) e per quelli diretti da Tim Burton (leggi: Batman).

giovedì 10 maggio 2012

To Work or not to Work

Dubbi amletici persistono nel tormentare la giovane me, chiusa dentro l'Isolachenoncè che si rifiuta di aprire le porte e buttarsi nel mondo.
Una persona ragionevole, all'età di 23 anni, laureata, che guadagna (perde) tempo con una specialistica che sapeva di odiare già il primo giorno di triennale, che progetta nuvolette rosa in compagnia di una Dolce Metà assolutamente fantastica, dovrebbe anche pensare a trovarsi un lavoro, giusto?
Sbagliato!
E dire che questo è un periodo in cui vedo ovunque inviti a lavorare con noi, pubblicità su internet, suggerimenti da amici di amici che "serve qualcuno in questo posto, mi dai il curriculum?".
Ora, sapendo ciò che sappiamo sui tempi che corrono, senza stare a ripetere che siamo in crisi, che l'Italia è blablabla, una persona ragionevole, all'età di 23 anni ecceteraeccetera, correrebbe verso queste opportunità che sembrano cadere a cecio, come si sul dire. Giusto?
Sbagliato di nuovo!
Se avete suggerimenti per svegliare una Belladdormentata dal sogno eterno, o per convincere Peterpan a smettere finalmente di volare, bussate un colpo, annotatelo su un post it, lasciate un commento. Insomma, fate voi. Io sono troppo impegnata a dirmi di essere troppo impegnata per muovere un solo passo verso una qualsiasi direzione.

martedì 8 maggio 2012

Odio Madeleine Wickham e tutto ciò che scriveva prima di diventare Sophie Kinsella.
Ma io dico, ci sarà un motivo se sei diventata famosa con le avventure di Becky Bloomwood, no?
Lascia tutti i pre-scritti nel famoso cassetto, dove è giusto che siano.

mercoledì 2 maggio 2012

Le ho mai raccontato del vento del Nord

A costo di essere ripetitiva... Leggete anche questo libro!
Romantici (e non) di tutto il mondo, compratelo, fatevelo prestare, rubatelo, ma leggetelo, e assaggiate un soffio fresco d'amore in un'era cinica e cibernetica come la nostra!

martedì 1 maggio 2012

The rain before it falls

Leggetelo, leggete questo meraviglioso libro, questa fantastica storia che ti prende dalle primissime righe e che ti trascina letteralmente in un vorticoso tunnel fatto di fotografie, ricordi, rimpianti, errori, scelte, speranze, desideri, di passato

giovedì 26 aprile 2012

Against Aunt Jane

Che agonia. Oddio. Ho dovuto abbandonare il libro a 8 pagine dalla fine.
Cara Jane Austen, stavolta hai fatto flop.
Non so se dopo Orgoglio e Pregiudizio, che mi è piaciuto tantissimo, tutto sembra un po' una ripetizione, ma in fondo, quella, lì in quell'epoca ha vissuto, e cosa può raccontare se non sempre storie sullo stesso scenario?
Sì, va bene l'ironia all'avanguardia con cui tratta temi difficili per l'epoca in cui ha vissuto, ma dopo un po' si nota solo la pappa che non va giù, la sua famosa wit non viene neppure presa in considerazione dal cervello. Più leggo i suoi scritti, più la trovo noiosa.
Se con Orgoglio e Pregiudizio ho iniziato col botto, con Northanger Abbey il botto si è affievolito in un piccolo bussare alla porta, in Emma si è interrotto prima dell'inizio, e l'ho riposto sullo scaffale perché ho pensato, magari non è il momento di leggerla, la tengo per un'altra occasione, Sense and Sensibility non l'ho nemmeno aperto per quanto mi sembra noiosa la trama, e questa raccolta di racconti, Lady Susan, I Watson e Sanditon, m'ha dato il colpo di grazia. Ah! Non dimentichiamoci dell'inutilità del racconto Jack e Alice.
E poi, dico io, sempre gli stessi nomi usa? Ma una scrittrice non dovrebbe avere un po' di fantasia?
E così ha spezzato l'incantesimo. Credo di aver letto abbastanza di lei nell'ultimo anno, e credo anche che se mai mi riavvicinerò a un suo libro, lo farò come minimo tra 10 anni! Ho addirittura paura a riaprire Pride and Prejudice, chissà che non trovi qualche brutta sorpresa pure lì...

domenica 22 aprile 2012

"...Londra rimane sempre il miglior campo d'azione per qualsiasi progetto."
J. Austen, Lady Susan

venerdì 20 aprile 2012

Suddenly in the depth of the forest, a Fairy Tale

Una storia che viene sussurrata come una favola della buonanotte raccontata quando è già tardi e non ci si vuole far sentire dai grandi. Una favola della buonanotte che promette incubi e segreti svelati, dove i silenzi sono più carichi delle parole. Una storia sulla paura del buio, un buio che non nasconde nient'altro che la paura di essere diversi, esclusi, non amati. Una storia con un finale aperto, che trasmette speranza ma anche tantissima tristezza. Una storia che fa pensare a cose che a volte dovremo ricordarci di non dimenticare.

mercoledì 18 aprile 2012

La Mécanique du Coeur

Se nel libro c'è una strega arroccata sulla montagna che ripara le persone inserendo pezzi di oggetti al posto delle loro membra malandate, e un bambino, nello specifico con un cucù al posto del cuore, e che è così coraggioso da attraversare l'Europa per amore di una bambina-cantante, ma al contempo talmente ingenuo da domandare, nel sentire per la prima volta i rintocchi dell'orologio di un campanile, se fosse per caso suo padre, e ancora, così dannatamente romantico, tanto che chiama la sua bella fanciulla "una scintilla", e se poi il libro è disseminato da citazioni, descrizioni, consigli, perle di vita che non vuoi far altro che annotare, per tutto il tempo della lettura, allora figuratevi se io non l'ho letto!
Inutile dire che mi è piaciuto, vero?

"[...] Il vecchio fiume, in genere molto serio nel suo ruolo di fiume, si è mascherato da lago di zucchero a velo che si estende fino al mare. [...] La brina produce meraviglie ricoprendo di paillette il corpo dei gatti. Gli alberi somigliano a grandi fate in camicia da notte, che distendono le braccia, sbadigliano alla luna e guardano le carrozze slittare su una pista di pattinaggio lastricata."
M. Malzieu, La meccanica del cuore
Oggi profumo di fiori nell'aria. la Primavera sta faticosamente riguadagnando terreno sull'Autunno, finalmente.

domenica 15 aprile 2012

Ok, gli svedesi non fanno per me. Ho ufficialmente abbandonato Jonas Jonasson.

sabato 14 aprile 2012

Traguardo del giorno:

Andare in libreria, comprare 3 libri presenti sulla tua wish list di millanta titoli e non aggiungerne nemmeno uno nuovo.
You're finally doin' it right!

giovedì 12 aprile 2012

I Still Dream About You


"Ragazze, ricordate che la notte è sempre più scura subito prima di un'alba meravigliosa!"

"La sua teoria era molto semplice: l'unico problema del mondo era la gente che ci abitava. Non imparavano mai, e continuavano a ripetere all'infinito i soliti maledetti errori cretini. Gli animali godevano di tutta la sua stima, ma gli esseri umani erano per lo più dei grandissimi idioti."

F. Flagg, Miss Alabama e la casa dei sogni



Behind the Wall

sabato 7 aprile 2012

Easter Clouds

Oggi mi domando e mi chiedo: ma perché a Pasqua fa sempre freddo? A volte, come quest anno, la primavera si affaccia col sole e il caldo fin dalla fine di Febbraio, per regalarci un Marzo che le magliette a maniche corte tornano scalpitanti e spingono le felpe in fondo all'armadio. Allora, dico io, checcavolo vuole la pioggia di Aprile, e in particolare, il tempaccio di Pasqua, con le sua pioggia a goccioloni, il vento che ti sposta la macchina e un freddo cane? Oggi la felpa è tornata alla ribalta, speriamo solo che Pasquetta ci grazi, almeno stavolta, e non dico che vorrei mettermi in canottiera, ma un po' di sole è gradito. Grazie.

giovedì 15 marzo 2012

"I compagni dell'adolescenza  restano per sempre i depositari dei propri imbarazzi e rimpianti. Era una delle grandi ingiustizie della vita, il fatto che si poteva andare avanti ed essere realizzati e felici, ma nell'istante in cui si vedeva qualcuno del liceo si tornava subito ad essere la persona che si era un tempo, non quella che si era diventata."
S. A. Allen, Il giardino dei raggi di luna
Le persone sono formate dal 60% di falsità, dal 15% di falsi sorrisi fiduciosi, dal 5% di cattiveria e dal 20% di acqua, in barba a tutte le teorie scientifiche che ci sono al riguardo

domenica 11 marzo 2012

Red, Blue, Green

Sinceramente, quando è uscito il primo libro della trilogia e l'ho visto in libreria mi sono subito girata dall'altra parte, credendo di avere di fronte l'ennesima pappa di vampiri che affollano tanto il nostro mondo letterario attuale. Cavolo, sembra davvero che Stephanie Meyer con i suoi quattro libri abbia dato il via al risveglio dei morti viventi.
Fortunatamente, questa storia non ha in sé nemmeno un vampiro, licantropo, fata madrina e cose che brillano. Una sottospecie di magia di base c'è, altrimenti i viaggi nel tempo non avrebbero giustificazione, e forse in alcuni punti è stato tutto un po' prevedibile, ma la trilogia di Kerstin Gier ti fa passare una buona settimana in un altro universo, e ti diverte, e ti appassiona al punto che non si riesce a posare il libro, se non a malincuore. Non è un capolavoro o un best seller o uno di quei romanzi che si devono avere sugli scaffali, a meno che non ti piaccia il genere "viaggio-nel-tempo-mistery" per ragazzi, e si da il caso, che a me piaccia.
Ora spero solo che non rovinino tutto uno stupido film, anche se devo dire che sarei curiosa di vedere Xemerius.

giovedì 8 marzo 2012

Cronache Universitarie#1

Primo giorno di lezione di un corso di letteratura a cui tieni particolarmente, vuoi fare colpo.
Il prof è il presidente del corso di laurea, nonché una brava persona (o almeno lo sembra), coi suoi capelli ondulati ingrigiti, gli occhiali e la barba non fatta.
Primo banco, per farsi notare subito attente, ché questa specialistica la vogliamo fare fatta bene, non come la triennale, ci diciamo per i corridoi, mentre aspettiamo che inizi la lezione. Durante la presentazione del corso le prime figuracce: sicuramente, al vostro livello di laurea, conoscerete Tizio Caio e Sempronio, e avrete letto Questo Quello e Quell’Altro Ancora, e saprete che un titolo scritto così significa… Panico. Noi non sapevamo niente. Non avevamo letto niente. Non conoscevamo nessuno. Classico: quando fai parte della prima fila di un’aula, non sai mai rispondere alle domande, e allora fai la figura del pesce. Andando avanti, dopo l’interminabile lista di libri da studiare, saggi da scaricare, romanzi da leggere, il top: ragazzi, il corso non è finito qui. È da integrare con un ciclo di diciassette conferenze obbligatorie che si tengono tutti i martedì pomeriggio blablabla…
Ecco fatto, tutte le mie speranze di fare bella figura all’esame sfumano sulla parola martedì. Alzo la mano, interrompendolo, naturalmente con un problema che era solo mio, ché credo che al resto dell’aula non sia interessato un granché. Professore mi scusi, ma io il martedì pomeriggio lavoro sempre, che faccio? Grande sfoggio di capacità linguistica ed educazione. Lui però non si scompone, mi guarda dai suoi occhialetti e mi fa, seriamente preoccupato: “Be’, dovrebbe aggiungere un paio di testi in più signorina, che così mi sembra un po’ pochino.” Ingoio e mormoro un vabbè, ne parliamo in privato al ricevimento.
Lezione successiva, prima lezione ufficiale, ché quella dell’altro giorno è servita solo a darci informazioni tecniche. Prima fila, decise a fare bella figura nonostante l’inizio incerto, che velocemente si è trasformato in un inizio col piede sbagliato. Alla fine della lezione, notando che il prof si attardava alla cattedra guardandoci uscire, mi azzardo ad avvicinarmi e chiedergli se possiamo parlare della mia bibliografia supplementare. Lo vedo un po’ assente, e allora domando se preferisce pensarci un po’ su. Quando lui risponde di sì, mi allontano e faccio per andarmene, quando poi sento alle mie spalle: “Lewis Carroll.” Mi giro, e più educatamente possibile, pensando di aver sentito male, chiedo: “Cosa?” E mi sento rispondere se conosco Lewis Carroll. Dopo un’altra lezione in cui dopo aveva nominato una lista di sconosciuti, ero quasi incerta; magari si riferiva a un altro Lewis. Quindi dico, sì, Alice, giusto? Legga Alice e anche Attraverso lo Specchio. E io, molto stupidamente, mi faccio scappare un sospiro di sollievo e un “Già l’ho letto!”. Maledetta lingua che non sta mai ferma. “E aggiunga anche blablabla…”. Il blablabla sarebbe un testo inglese da studiare, che però ha un titolo che mi ispira, e quindi non faccio obiezioni e me ne torno tutta contenta a casa. Nel momento in cui cerco i libri, quello che devo fare in più io è l’unico che non trovo. Né in formato digitale, né su amazon.co.uk, né da nessun’altra parte.
Terza lezione. Stavolta quello di cui parla lo capisco, siamo entrati in territorio neutrale e facciamo anche qualche intervento durante la spiegazione. Tuttavia, alla fine della lezione, lo incastro di nuovo. Io il fatidico libro non lo trovo da nessuna parte su internet. Lui ci pensa un attimo e mi suggerisce un sito dove cercarlo, che effettivamente non avevo considerato.
E niente, ho appena rilevato, da quel sito, che tale libro si trova solo in America, al modico prezzo di 70,00. Ne ho trovato uno usato in Inghilterra, ma pure lì, per le spedizioni solo macelli, dato che è di un privato. Allora ho provato a cliccare su “trovalo in una biblioteca”, mi sono detta che al massimo mi sarebbe toccato leggere la lista di tutte le biblioteche di Italia, ma che una a Roma l’avrei trovata che ce l’aveva.
Ohio. L’unica biblioteca che possiede il libro sta in Ohio.
E mo come glielo dico al professore? Già immagino la quarta lezione. 

lunedì 5 marzo 2012

"Li guardò in silenzio giusto per un attimo, per permettere ai propri pensieri -e alle parole, che solitamente le uscivano di bocca prima che quelli le si formulassero nel cervello- di ripartire all'attacco."
I Funeracconti, B. Palmieri

sabato 3 marzo 2012

Naturalmente, se Roma non ci mette lo zampino non è contenta.
Dopo le due settimane di freddo neve e gelo, arriva inspiegabilmente un sole primaverile insieme a 20° di caldo anomalo a febbraio. E ringraziamo per questo, per carità. Soprattutto se pensi che queste belle giornate sono arrivate esattamente dopo l'esame, e che quindi hanno rischiarato queste due settimane di vacanza prima che le lezioni ricominciassero.
Ora, ho vissuto queste due settimane di sole giorno per giorno, senza fare programmi particolari, ché pensavo che il sole non potesse durare tanto a lungo e tanto caldo.
Avevo fatto programmi solo per oggi, l'ultimo sabato completamente libero prima dell'inizio del secondo semestre.
Grazie Tempo, che hai portato questo bel cielo coperto di nuvole proprio il giorno in cui credevo di trovare il sole al mio risveglio, rovinando i miei programmi, grazie davvero!

lunedì 27 febbraio 2012

"La prima frase di un libro è come il primo sguardo tra due persone che non si conoscono."
N. Barreau, Gli Ingredienti Segreti dell'Amore
Dopo una vigilia di compleanno passata a cantare al karaoke, un cocktail verde acqua, una Giratempo tutta per me, un centinaio di auguri in tutte le forme, post su FB, SMS, telefonate, abbracci e urli nelle orecchie, dopo un pezzo di torta di Sweety, posso eleggere questo compleanno a Terzo-Compleanno-Più-Divertente-Della-Mia-Vita, e se si considera che gli altri due in top three sono quello dei sei anni, e quello dei tredici anni, si capisce che il divertimento era seduto al tavolo con noi, a cantare Ma il cielo è sempre più Blu.

sabato 25 febbraio 2012

"E' un problema con le storie. Da dove le prendono gli autori? Sonnecchiano dentro di loro e un evento particolare le fa affiorare in superficie? Sono sospese in aria e loro le afferrano? Seguono il corso della vita di persone reali?
Cosa è vero e cosa è inventato? E' l'immaginazione che influenza la realtà o è la realtà che influenza l'immaginazione?"
N. Barreau, Gli Ingredienti Segreti dell'Amore

venerdì 24 febbraio 2012

"Io, per esempio, colleziono pensieri. Una delle pareti di camera mia è tappezzata di foglietti colorati pieni di pensieri fugaci, che ho fissato proprio perché non andassero perduti.
Pensieri su conversazioni captate per caso al ristorante, su rituali e sui motivi per cui sono tanto importanti, pensieri su baci scambiati al parco di notte, sul cuore e sulle stanze d'albergo, sulle mani, le sedie da giardino, le fotografie, sui segreti e su quando vengono svelati, sulla luce tra le foglie degli alberi e sul tempo quando si ferma.
Le mie brevi annotazioni sono appuntate alla carta da parati come farfalle tropicali, attimi catturati, che non hanno altro scopo se non quello di starmi vicino, e quando apro la portafinestra e un soffio d'aria entra nella stanza fremono leggermente, quasi potessero volare via."
N. Barreu, Gli Ingredienti Segreti dell'Amore

The Snow Child

Be', che dire. Uno dei più bei libri che si possano scrivere. Un libro che è una favola senza magia, che parla di fate senza nominarle, che parla di una comunissima coppia di genitori mancati che trovano rifugio nell'Alaska inesplorata del 1920. Magia che viene sussurrata, pensata, immaginata, ma mai espressa ad alta voce. La Magia che si può trovare solo in romanzi come questo.
Inutile dire che aspetto con ansia le prossime pubblicazioni di Eowyn Ivey.

giovedì 23 febbraio 2012

Fino al giorno prima che cominciassi "La bambina di neve" le temperature erano attorno allo zero: freddo e gelo che non ti scaldi manco col piumone. Appena aperto il libro i canonici venti gradi che non abbandonano quasi mai Roma tornano in tutto il loro splendore, rovinandomi l'atmosfera del libro... Qua si dice addirittura che domenica potrebbe arrivare la primavera. I Maya ce la stanno proprio a tira'.

lunedì 20 febbraio 2012

Cose da fare durante una giornata uggiosa:

Iniziare la settimana con nuvoloni grigi e il primo esame di magistrale.
A pranzo una carbonara, alla faccia della Fiesta o di Andrew Howe e del suo Kinder Bueno.
[Anche se come dolcino ora una Kinder Delice non ci starebbe male.]
Guardare Real Time fino a stancarsi.
Continuare a leggere La Bambina di Neve finché non mi si incrociano gli occhi.
Pausa tè. [Rigorosamente inglese, preso da Whittard.]
Guardare una puntata di Desperate Hosuewives. [Ho scritto una, ma so già che saranno duecento.]
Mangiare cibo spazzatura per cena con sorella.
Appuntamento alle 21,00 con il letto, per dormire tutte le ore perse per colpa dell'ansia durante la settimana.
E intanto fuori piove.

mercoledì 15 febbraio 2012

Non capisco perché la gente debba scrivere del mondo reale, quando ci vive. La magia è tanto bella, perché parlare solo di cose che esistono? Se si scrivesse di cose che non esistono, si renderebbero reali almeno per brevi momenti. E si fuggirebbe da questo stupido mondo in cui la fantasia è relegata all'infanzia soltanto.

martedì 14 febbraio 2012

Day Thirty

UN LIBRO CHE TI HA COMMOSSO: "P.S. I love you", di Cecelia Ahern. Leggere per credere.

lunedì 13 febbraio 2012

Day Twentynine

UN LIBRO CHE DEVI ANCORA LEGGERE: Uno solo?! Ne ho almeno una cinquantina sullo scaffale in attesa di lettura! La verità è che ho troppi libri e troppo poco tempo. Anyway: "Gli occhi gialli dei coccodrilli", di Katherine Pancol.

domenica 12 febbraio 2012

Day Twentyeight

UN LIBRO CHE FARAI LEGGERE AI TUOI FIGLI: "Stardust" di Neil Gaiman. Una fiaba adatta ad ogni tipo di pubblico, grande o piccolo. Un libro che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. I ragazzi per imparare a sognare. Gli adulti per ricordare come farlo.

sabato 11 febbraio 2012

Day Twentyseven

IL LIBRO CHE VORRESTI AVER SCRITTO: "Il bosco delle storie perdute" di Eileen Favorite. Un libro meraviglioso che racchiude tutte le storie che amo in una sola.

venerdì 10 febbraio 2012

Day Twentysix

UN LIBRO CHE CONOSCI DA SEMPRE: "Peter Pan", J. M. Barrie. Da quando so leggere, non ho più smesso di leggerlo.

giovedì 9 febbraio 2012

Day Twentyfive

IL CLASSICO PER L'INFANZIA CHE PREFERISCI: Sicuramente senza ombra di dubbio alcuno, "Il cavallino bianco", di Elizabeth Goudge. E' il libro che ci servirebbe in giornate nevose come queste.

mercoledì 8 febbraio 2012

Day Twentyfour

IL LIBRO CHE TI FA FUGGIRE DAL MONDO: In generale tutti i libri di Sarah Addison Allen, in particolare quel dolcissimo rossissimo freddissimo "Giorni di zucchero fragole e neve".

martedì 7 febbraio 2012

Day Twentythree

IL COLPO DI SCENA PIU' SORPRENDENTE: Se volete sorprese, leggete Brunonia Barry. Ma se volete una sorpresa che vi fa perdere un battito, leggete "La lettrice bugiarda". Lo consiglio a chiunque mi ascolti, da quando l'ho letto, tre anni fa.

lunedì 6 febbraio 2012

Day Twentytwo

UN LIBRO CHE HAI LETTO DA PICCOLA: Questo libro l'ho straletto, riletto e distrutto da piccola! E' stato uno dei primi che mi hanno regalato e che mi hanno fatto diventare la bibliofila che sono.
"Il diario di Anna Frank"

domenica 5 febbraio 2012

Day Twentyone

IL TUO CLASSICO PREFERITO: E che posso dire? Col rischio di cadere nella banalità, il mio classico preferito è di Miss Jane Austen, "Orgoglio e pregiudizio". Continuando con le ovvietà, se la batte quasi a parimerito con "Cime tempestose" comunque, eh.

sabato 4 febbraio 2012

Day Twenty

UN LIBRO CHE TI RENDE FELICE: Diciamo che questo libro è un po' triste, ma anche un po' consolatorio, di quelli che quando li leggi, rimani con una soddisfazione dentro, una sensazione di benessere, che pure se hai versato qualche lacrima, pensi che in fondo ne è valsa la pena. Il libro che quando penso a lui mi rende felice è "Giorni di zucchero fragole e neve", di S. A. Allen.

venerdì 3 febbraio 2012

Day Nineteen

UN LIBRO IL CUI FILM TI HA DELUSO: Tutti i film tratti dai libri mi deludono! Non ce n'è uno manco a pagarlo oro che sia ben fatto e strafedele a quello di cui ti innamori sfogliando le pagine! O forse uno c'è... ma uno solo, eh! Diciamo che l'unico film tratto da un libro che non mi ha deluso è stato "I love shopping", tratto dalla serie di Sophie Kinsella. Ora, è un secolo che non rileggo tutti i libri, e quando ho guardato il film, sì, sono rimasta entusiasta, anche se notavo che mancavano certi dettagli, però, tutto sommato, è stato rispettato lo spirito del romanzo. Però ho in mente di rileggerlo, e anche se poi tornerò qui, e sicuramente scriverò che no, nemmeno "I love shopping" è un film degno del libro, mi ricordo che uscita dal cinema ero così contenta che almeno un regista avesse tenuto conto di quello strano mattoncino cartaceo pieno di pagine scritte fitte fitte.

giovedì 2 febbraio 2012

Day Eighteen

IL PRIMO LIBRO CHE HAI LETTO: Questa è facile! "Pollyanna", E. H. Porter
E da lì, sono rimasta folgorata dalle gocce di cristallo che, appese alle tende, creavano miriadi di arcobaleni nella stanza. Io per ora, di gocce di cristallo, ne ho solo tre, appese sopra la scrivania, ma un giorno anch'io avrò un bastone della tenda pieno zeppo di prismi colorati!

mercoledì 1 febbraio 2012

Day Seventeen

IL PERSONAGGIO CON CUI TI VORRESTI SCAMBIARE DI POSTO PER UN GIORNO: Bella domanda. Ho milioni di storie favorite, ma non riesco a deciderne nemmeno uno. Ché io, alla fine, nei miei panni sto bene. Quindi anche da piccola, quando facevi quegli stupidi temi alle elementari, "Chi vorresti essere se per un giorno potresti non essere te stesso?". Ma perché diavolo non dovrei essere me stessa? Con me sto bene, quindi, come rispondevo da marmocchia, "si sa quel che si lascia, ma non quel che si trova".
Però, visto che si fa per giocare, tanto per cambiare sarebbe bello essere uno dei personaggi di Neil Gaiman. Uno qualsiasi, tanto per avere l'occasione di fare una gita nel suo mondo.

Addendum: Buon compleanno al blog! Lui oggi compie un anno, io invece sto a letto con la febbre, e non ho nemmeno festeggiato il centesimo post, che era quello precedente, perciò evviva il centunesimo!

lunedì 30 gennaio 2012

Ode to Virginia

E poi vai a commentare un libro letto in un duo del libro con la tua amica, e distruggi una scrittrice amata e onorata nei secoli dei secoli amen, così: “Se tu hai scritto questa merda di libro per allontanare l'ossessione di tua madre NON ROMPERCI I COGLIONI, comprati un diario segreto e scrivi, cazzo. Ma poi mi intitoli il libro "al faro" e non mi parli di quei poveracci, di com'è la vita al faro???”. E per concludere: “Ma di che cazzo parla il libro?”.

Day Sixteen

LA TUA COPERTINA PREFERITA: Senza dubbio questa. E' geniale.

domenica 29 gennaio 2012

Fail#1

Esperimenti culinari falliti: il castello nero e senza porte!

Day Fifteen

APRI IL PRIMO LIBRO CHE TI CAPITA TRA LE MANI AD UNA PAGINA A CASO E INSERISCI LA FOTO E LA PRIMA FRASE CHE TI SALTA AGLI OCCHI:
"Infatti sta erodendo il monumento ai caduti. Una delle guance di pietra del soldato è già devastata, la pelle butterata, il naso divorato dal tempo. Come un frutto fradicio, spolpato dai vermi."

sabato 28 gennaio 2012

Day Fourteen

IL LIBRO CHE STAI LEGGENDO IN QUESTO PERIODO: Be', stamattina ho iniziato (e finito) "Non comprate la casa all'ombra della croce, sul lago", ma era talmente fino, che ne ho iniziato un altro.
"Dolcemente tenebroso. Il risveglio di Lucilla", S. Pieruccini.
Finalmente ha smesso di scalpitare :D

venerdì 27 gennaio 2012

Day Thirteen

IL LIBRO CHE IN QUESTO MOMENTO HAI SULLA SCRIVANIA (Sempre se ne hai uno!): E te pare che io non ho un libro sulla scrivania??? Oltre alla guida di Dublino della Michelin, c'è "Dolcemente Tenebroso - Il risveglio di Lucilla", di S. Pieruccini, che scalpita dalla voglia di essere letto.

giovedì 26 gennaio 2012

Day Twelve

UN LIBRO CHE NON TI STANCHERAI MAI DI RILEGGERE: Mi toccherà ripetermi un'altra volta, ma c'è poco da dire che non sia già stato detto.
"Harry Potter e l'Ordine della Fenice", J. K. Rowling

mercoledì 25 gennaio 2012

To the lighthouse

E finalmente, nel giorno del compleanno di Virginia Woolf, ho finalmente finito 'sto Faro maledetto.
Io penso che lei sia stata davvero un esemplare umano disturbato. Una donna, per scrivere simili cose, deve per forza essere matta, non c'è altra soluzione.
Meno male che non è vissuta fino a 130 anni, o chissà quante altre "storie" avrebbe sfornato.

Day Eleven

UN LIBRO CHE PRIMA AMAVI E ORA ODI: Io non odio i libri! Però se proprio vogliamo essere pignoli, c'era un libro che non vedevo l'ora di leggere, e poi, quando l'ho cominciato, non sono riuscita a finirlo, per quanto è stato barboso. Per una volta, anch'io ho abbandonato una storia prima di arrivare alla fine! Però giuro che non l'ho mai più fatto: è più forte di me, quando inizio un libro, che mi prenda o no, mi incaponisco e devo finire di leggerlo!
Quindi questo è l'unico caso che può avvicinarsi al tema dell'undicesimo giorno:
"Jonatan Strange & il signor Norrell", S. Clarke

martedì 24 gennaio 2012

Obiettivo del giorno

Finire quell'infinitesimamente arzigogolata donna partoriente pensieri criptici e contorti senza un senso, una logica o apparente importanza che è Virginia Woolf. E' dal 4 gennaio che ce l'ho in borsa. Dal-quattro-gennaio.
Mai impiegato così tanto tempo per leggere un libro. Sarà che muoio dalla voglia di attaccare i nuovi libri sullo scaffale, ma proprio che sogno il momento in cui chiuderò il suo libro per sempre, e anche quello in cui, con enorme soddisfazione, lo scambierò al Book Crossing. Come tutti i sogni, sembra che non si realizzino mai, però, questi miei desideri. E quindi oggi mi metto d'impegno. Mancano 80 fottutissime pagine: quanto ci impiegherò? Si accettano scommesse.

Day Ten

UN LIBRO DEL TUO AUTORE PREFERITO: Be', se un autore è il mio preferito (in questo caso, autrice), è ovvio che quasi tutti i suoi titoli mi piacciono, quindi è una sofferenza scegliere.
Sofferenza in particolare tra tre libri, ma su, abbiamo deciso di giocare, e quindi giochiamo.
"Ti ricordi di me?", S. Kinsella

lunedì 23 gennaio 2012

Day Nine

UN LIBRO CHE TI HA FATTO CRESCERE: Harry Potter, J. K. Rowling
Dalle scuole medie per tutto l'arco delle superiori, più crescere di così!

domenica 22 gennaio 2012

Day Eight

UN LIBRO CHE CONSIGLIERESTI: La lettrice bugiarda, B. Barry
Perché è un libro che sorprende, lascia di stucco e col fiato sospeso. E poi è un libro che sa di blu.

sabato 21 gennaio 2012

Day Seven

E qui cominciamo a ripeterci.

IL LIBRO CHE TI DESCRIVE: Piccole Donne, L. M. Alcott

Eh, lo so. Che ci posso fare? Se uno cresce con certi libri, poi è difficile scrollarseli di dosso.

venerdì 20 gennaio 2012

Day Six

IL LIBRO PIU' CORTO CHE TU ABBIA MAI LETTO: L'isola, C. Link
E anche uno dei più brutti e senza senso, aggiungerei.

giovedì 19 gennaio 2012

Delirium after Christmas

Sembrerà sciocco, specialmente detto da una che quest'anno doveva essere l'erede di Mr Scrooge, ma quanto mi mancano quelle lucine colorate, che basta un filo a fare atmosfera; l'albero di Natale acceso, con tutti i pacchetti sotto, ancora da scartare; le mattine pigre in cui ti stiracchi sotto il piumone sapendo di avere davanti a te una giornata piena di niente, in cui puoi fare quello che vuoi. In teoria questo si può fare pure tutto il resto dell'anno, ma non so, durante le vacanze di Natale ha tutto un altro sapore, ecco. Accendi la TV, e trovi cartoni Disney ovunque, e film natalizi.
Queste vacanze invernali sono passate troppo velocemente, e le lucette si sono spente troppo presto. Dovrebbero durare per tutto l'inverno, se non le vacanze, almeno l'atmosfera.
Che ora, dopo tutto questo luccichisfavillio, chi ce la fa ad affrontare un inverno buio e senza luminarie???

Day Five

IL LIBRO PIU' LUNGO CHE TU ABBIA MAI LETTO: Elvis, Amore senza freni, P. Guralnick
870 pagine, che sommate al primo volume della biografia fanno 1450 pagine!

mercoledì 18 gennaio 2012

Day Four

Ah, qui mi muovo senza nessun dubbio. Se non ricordate il perché...

IL LIBRO PIU' BRUTTO CHE TU ABBIA MAI LETTO: Il bizzarro museo degli orrori, D. Rhodes

martedì 17 gennaio 2012

Day Three

Anche se è una dura scelta tra tante...

IL TUO PERSONAGGIO PREFERITO: Jo March, Piccole Donne, L. M. Alcott
Vorrei essere forte un decimo di quanto lo è lei.

lunedì 16 gennaio 2012

Day Two

Continuiamo con i book deliri! In attesa di finire Virginia Woolf e il suo interminabile romanzo, mi distraggo così. Uff, ho così tanti titoli nuovi da leggere che non vedo l'ora di divorare, e sono bloccata al Faro!

LA TUA CITAZIONE PREFERITA: "Tutto ciò che si può sognare è vero", Alice nel Paese delle Meraviglie, L. Carroll,

domenica 15 gennaio 2012

Day One

E siccome ho sempre mille cose da fare che però non mi bastano mai, e dato che do sempre il benvenuto alle cose inutili e perditempo, riempiamo ancora un po' le mie giornate con questo.

IL TUO LIBRO PREFERITO: Ma come si fa ad avere un libro preferito, se compri almeno due titoli a settimana???
Anyway, un titolo riusciamo a strapparlo dalla mia mente piena di libri letti.
"Il giardino dei segreti", Kate Morton.

venerdì 6 gennaio 2012

Eat Me

Una Calza a prova di tazza.

Cos'è una lacrima?

"Nessuno aveva mai avuto un'aria così triste. Amara e scura, giù, a metà strada, nel buio di un pozzo che porta dalla luce del sole agli abissi più profondi, si formò forse una lacrima; una lacrima cadde; le acque oscillarono, di qua e di là, l'accolsero, e si placarono. Nessuno aveva mai avuto un'aria così triste."
 V. Woolf

Anche se alla sua maniera contorta, c'ha raccontato pure la lacrima. 

mercoledì 4 gennaio 2012

La Notte dei Desideri

Questo nuovo anno è iniziato un po' fiacco, parlando di libri. Tutto per colpa delle mie fisse di leggere storie a tema: ad Halloween leggere storie di fantasmi, a Natale idem. Il punto è che quest'anno non mi sono fermata al Natale (che tra parentesi, è stata la lettura più bella nell'ultimo mese), no, mi sono portata avanti anche con letture a tema Capodanno! Solo che una volta passata la fatidica data, la storia perde un po' il sapore. E' questo il rischio con libri del genere: se li cominci, devi importi di riuscire a finirli entro la data stabilita, senza portarli oltre.
Be', io questa "Notte dei desideri" me la sono trascinata dal 30 dicembre al 3 gennaio, roba che se uno avesse avuto il tempo, si sarebbe finito in qualche ora, questo libro. Ma chi ce l'ha il tempo in prossimità del Veglione o i giorni seguenti, in cui di solito si è impegnati a riprendersi? Io di certo no, e quindi non posso lamentarmi di aver trascinato questo libro troppo più in là di quanto doveva finire.
In sostanza? Mh.
Michael Ende non mi fa impazzire, ecco. Ho provato a leggerlo con "La Storia Infinita", che è mortalmente noioso e davvero infinito, e ho voluto dargli un'altra possibilità con questo racconto per bambini. A parte lo stile che è arzigogolato e pieno di vocaboli inventati, tutto sommato molto simpatico, la storia langue. Questo Grog di Magog ci si impiega troppo a farlo, e quei due poveri animaletti -dai nomi orrendi, aggiungerei: chi è che chiama un corvo Jacopo e un gatto Maurizio in una storia per bambini?- da soli non ce la fanno, anche se devo ammettere che i loro dialoghi sono molto divertenti, soprattutto grazie al corvaccio, eletto personaggio preferito del racconto.
E quindi vabbè, ho perso troppi giorni a leggerlo, ma l'ho finito, e non credo lo riaprirò. Credo che darò l'ultima possibilità a Ende con "La scuola di magia", se mai lo comprerò, ma poi basta eh.