giovedì 23 febbraio 2012

Fino al giorno prima che cominciassi "La bambina di neve" le temperature erano attorno allo zero: freddo e gelo che non ti scaldi manco col piumone. Appena aperto il libro i canonici venti gradi che non abbandonano quasi mai Roma tornano in tutto il loro splendore, rovinandomi l'atmosfera del libro... Qua si dice addirittura che domenica potrebbe arrivare la primavera. I Maya ce la stanno proprio a tira'.

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